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Giurisprudenza avvocati 31/1/2022

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Giurisprudenza Avvocati (31/1/2022)

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AVVOCATO E PROCURATORE
Oggetto: Onorari - Richiesta di pagamento - Contestazione dell’entità della somma - Prescrizione presuntiva - Eccezione - Ammissibilità - Esclusione - Motivi.
ordinanza 462, sezione Sesta - 2 del 10-01-2022

In tema di onorari di avvocato, il cliente non può giovarsi della prescrizione presuntiva se contesta l’entità della somma richiesta dal professionista. L’eccezione, infatti, è incompatibile con le difese che presuppongono il mancato pagamento, anche parziale, del credito azionato.

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COMPETENZA PER TERRITORIO
Oggetto: Avvocato - Procedimento di ingiunzione per il pagamento di competenze professionali - Giudice del luogo in cui ha sede il Consiglio dell’Ordine al quale l’avvocato è iscritto - Compenso del legale - Prestazioni professionali rese direttamente al cliente rappresentato e difeso in giudizio - Sussiste
ordinanza 567, sezione Sesta – 3 del 11-01-2022 (C.p.c. art. 637)

La competenza (per valore) del giudice del luogo in cui ha sede il Consiglio dell’Ordine al quale l’avvocato è iscritto, ai sensi dell’articolo 637, comma terzo, Cpc trova applicazione solo relativamente alla domanda d’ingiunzione proposta per il credito all’onorario che l’avvocato vanti in conseguenza delle prestazioni professionali direttamente rese al soggetto che, nella qualità di «cliente», abbia rappresentato e difeso in giudizio.

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Spese di giudizio - Compensazione - Giuste ragioni - Sufficienza - Esclusione - Obbligo di motivazione - Sussistenza.
ordinanza 565, sezione Sesta - 3 del 11-01-2022

Il giudice non può compensare le spese di lite affermando semplicemente che sussistono giuste ragioni. La formula utilizzata, infatti, è troppo generica e non consente di effettuare il necessario controllo sulla congruità dei motivi posti dal magistrato a fondamento della decisione.

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APPELLO
Oggetto: Provvedimento giudiziale in formato cartaceo - Termine semestrale di decadenza - Decorrenza - “Dies a quo” - Attestazione di avvenuto deposito - Rilevanza - Sentenza redatta in formato elettronico - Differenze.
ordinanza 550, sezione Sesta - L del 11-01-2022 (C.p.c. art. 327)

Ai fini della verifica della tempestività dell’impugnazione, in caso di provvedimento giudiziale in formato cartaceo, cui sia applicabile ratione temporis il termine semestrale di decadenza ex articolo 327 Cpc nel testo modificato dalla legge 69/2009, il dies a quo coincide con l’attestazione dell’avvenuto deposito, non trovando applicazione la disciplina dettata per le sentenze redatte in formato elettronico, in cui è dal momento della trasmissione del provvedimento per via telematica, mediante Pec, che il procedimento decisionale si completa, divenendo il provvedimento, dalla relativa data, irretrattabile dal giudice che l’ha pronunciato e legalmente noto a tutti, con decorrenza del termine lungo di decadenza per le impugnazioni di cui alla summenzionata norma.

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SPESE GIUDIZIALI
Oggetto: Avvocato che difende più parti - Diritto a un solo compenso - Sussistenza - Motivi.
ordinanza 518, sezione Prima del 11-01-2022

In materia di spese di giudizio, l’avvocato che difende più parti nello stesso processo ha diritto a un solo compenso. È irrilevante, inoltre, che il difensore comune presenti atti difensivi distinti e che gli assistiti abbiano nominato anche altri legali.

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PROCESSO
Oggetto: Procedimenti «semplificati» disciplinati dal decreto legislativo 150/11 - Scelta erronea del rito - Consolidamento - Effetti - Condizioni
sentenza 758, sezione Unite del 12-01-2022 (D.lgs. 01.09.2011, n. 150, art. 4)

Nei procedimenti «semplificati» disciplinati dal decreto legislativo 150/11, nel caso in cui l’atto introduttivo sia proposto con citazione, anziché con ricorso eventualmente previsto dalla legge, il procedimento - a norma dell’articolo 4 del decreto legislativo 150 del 2011 - è correttamente instaurato se la citazione sia notificata tempestivamente, producendo essa gli effetti sostanziali e processuali che le sono propri, ferme restando le decadenze e preclusioni maturate secondo il rito erroneamente prescelto dalla parte; tale sanatoria piena si realizza indipendentemente dalla pronuncia dell’ordinanza di mutamento del rito da parte del giudice, la quale opera solo “pro futuro”, ossia ai fini del rito da seguire all’esito della conversione, senza penalizzanti effetti retroattivi, restando fermi quelli, sostanziali e processuali, riconducibili all'atto introduttivo, sulla scorta della forma da questo in concreto assunta e non a quella che esso avrebbe dovuto avere, dovendosi avere riguardo alla data di notifica della citazione effettuata quando la legge prescrive il ricorso o, viceversa, alla data di deposito del ricorso quando la legge prescrive l’atto di citazione (fattispecie in tema di riscossione di sanzione amministrativa pecuniaria per violazione del codice della strada, in cui l’opposizione cd. “recuperatoria” era stata proposta con citazione tempestivamente notificata nel termine di trenta giorni dalla notifica della cartella di pagamento, anziché con ricorso, come previsto dall’articolo 7 del decreto legislativo n. 150 del 2011).

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Avvocati - Esposto all’ordine - Diffamazione.
sentenza 697, sezione Quinta Penale del 12-01-2022 (C.p. art. 595)

Scatta la condanna per diffamazione a carico di chi, in un esposto all’ordine, apostrofa ingiustamente il legale come scorretto e sleale.

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ARBITRI - COMPENSO - Arbitrato - Compenso - Liquidazione - Accettazione
ordinanza 789, sezione Seconda del 12-01-2022 (C.c. art. 2954, 2955 e 2956 ) (C.p.c. art. 813, 814)

La liquidazione del compenso degli arbitri non è vincolante, in quanto occorre che le parti del giudizio arbitrale l’abbiano accettata. Senza la loro accettazione, l’ammontare dell’onorario e delle spese è liquidato dal presidente del Tribunale.

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RICORSO IN CASSAZIONE
Oggetto: Sentenza di appello notificata all’avvocato - All’indirizzo pec ricavato dal registro Ini-pec - Termine breve per impugnare - Applicabilità.
ordinanza 726, sezione Sesta - 3 del 12-01-2022 (C.p.c. art. 325)

In tema di ricorso per cassazione, la sentenza notificata all’avvocato all’indirizzo ricavato dal registro Ini-pec fa scattare il termine breve per impugnare. Il ricorso tardivo è quindi inammissibile non solo nei confronti della parte ma anche della compagnia di assicurazioni chiamata in garanzia perché litisconsorte necessaria processuale.

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ATTI INTRODUTTIVI - IMPEDIMENTO A COMPARIRE - DELL’IMPUTATO - Pandemia da Covid-19 - Disciplina emergenziale - Rinvio d’ufficio dell’udienza - Omessa notifica all’imputato dell’avviso di fissazione della nuova udienza - Nullità a regime intermedio - Sanatoria - Sussiste
sentenza 695, sezione Quinta del 12-01-2022 (D.L. 08.03.2020, n. 11, art. 1) (D.L. 17.03.2020, n. 18, art. 83)

In tema di disciplina emergenziale per la pandemia da Covid-19, in caso di rinvio d’ufficio dell’udienza ai sensi dell’articolo 1, comma primo, del decreto legge 11/2020, l’omessa notifica all’imputato dell’avviso di fissazione della nuova udienza integra una nullità di ordine generale a regime intermedio, suscettibile di essere sanata se non dedotta nei termini di cui agli articoli 180 e 182, comma secondo, Cpp.

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RICORSO IN CASSAZIONE
Oggetto: Sentenza impugnata notificata per posta elettronica certificata - Notifica - Perfezionamento - Ricevuta di avvenuta consegna - Necessità - Sussiste
sentenza 958, sezione Lavoro del 13-01-2022 (D.l. 18.10.2012, n. 179, art. 16 bis)

Qualora la notificazione della sentenza impugnata sia stata eseguita con modalità telematiche, a mezzo posta elettronica certificata dal difensore, la stessa si perfeziona unicamente al momento della generazione della ricevuta di avvenuta consegna (Rac).

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PROFESSIONISTI
Oggetto: Parcella provvisoria vistata dall’ordine - Parcella maggiorata - Non prevale.
ordinanza 995, sezione Seconda Civile del 14-01-2022

Il professionista incassa l’importo della parcella provvisoria vistata dall’Ordine e non il compenso maggiorato chiesto in un secondo momento.

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AVVOCATO E PROCURATORE
Oggetto: Avvocati - Onorari professionali - Ingiunzione - Giudizio di appello - Richiesta di accogliere le istanze monitorie - Sufficienza - Obbligo del collegio di decidere su tutte le domande - Sussistenza.
ordinanza 1066, sezione Seconda del 14-01-2022

In tema di onorari professionali, il giudizio di appello deve decidere su tutte le domande se l’avvocato chiede di accogliere le richieste monitorie. Non è necessario pertanto formulare uno specifico motivo di impugnazione volto a sollevare il vizio di omessa pronuncia sulle istanze non definite in primo grado.

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PPT: come dimostrare l’ammissibilitá dell’impugnazione spedita via PEC
Cassazione penale, sez. VI, sentenza 23 dicembre 2021, n. 47073

È inammissibile l’impugnazione inviata mediante posta elettronica certificata (pec), qualora l’atto non sia sottoscritto digitalmente dal difensore. La prova della validità della firma digitale può essere fornita attraverso le modalità previste dall’art. 23 del Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD).

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Ricorso per cassazione - Censura ictu oculi infondata - Abuso del processo - Sussiste
sentenza 1164, sezione Terza del 17-01-2022 (C.p.c. art. 96)

Deve ritenersi sussistente l’abuso del processo laddove il motivo del ricorso di legittimità è “ictu oculi” infondato, in quanto teso a sovvertire la nozione stessa di soccombenza (che non può essere parcellizzata in relazione alle singole censure accolte o respinte), dovendosi deve ravvisare in capo ai ricorrenti la responsabilità aggravata ex articolo 96, comma terzo, Cpc, posto che costituisce abuso del diritto all’impugnazione, integrante “colpa grave”, la proposizione di un ricorso per cassazione basato su una censura manifestamente insussistente, col risultato di aumentare il volume del contenzioso, di aggravare il sistema giurisdizionale e, quindi, di ostacolare la ragionevole durata dei processi pendenti, donde la necessità di sanzionare tale contegno ai sensi della norma suddetta.

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Illegittimo frazionamento del credito - Rilevazione d’ufficio del giudice - Obbligo di indicazione alle parti - Sussistenza - Mancanza - Nullità della sentenza.
ordinanza 1168, sezione Terza del 17-01-2022

In materia processuale, il giudice che intende rilevare d’ufficio l’illegittimo frazionamento del credito deve indicarlo alle parti. Ne consegue che è nulla la sentenza emessa “a sorpresa” perché in assenza del contraddittorio viola il diritto di difesa.

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AVVOCATO E PROCURATORE
Oggetto: ONORARI - TARIFFE PROFESSIONALI - Spese rimborsabili all’avvocato - Spese diverse da quelle generali e da quelle documentate - Liquidazione equitativa - Configurabilità - Fondamento.
ordinanza 1477, sezione Seconda del 18-01-2022 (C.p.c. art. 91)

Deve ritenersi anche con riguardo all’attività stragiudiziale che all’avvocato siano dovute, oltre al rimborso delle spese documentate e quelle forfettarie generali (non strettamente inerenti alla singola pratica ma - necessarie per la conduzione dello studio), altre spese che sfuggono ad una precisa elencazione, ma che, di fatto, sono sostenute dal professionista nello svolgimento del singolo incarico. Tali spese sono liquidabili in via equitativa per l’impossibilità o la rilevante difficoltà di provare il loro preciso ammontare ed in considerazione della loro effettiva ricorrenza secondo l’id quod plerumque accidit.

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AVVOCATO E PROCURATORE
Oggetto: Onorari professionali - Accordi singoli con i creditori - Attività che evita il fallimento del cliente - Compenso unitario a percentuale - Riconoscimento - Sussistenza - Motivi.
ordinanza 1467, sezione Seconda del 18-01-2022

In tema di onorari professionali, l’avvocato ha diritto al compenso unitario a percentuale se i singoli accordi evitano il fallimento del cliente. Va esclusa pertanto una valutazione frazionata dell’attività quando l’operato del legale ha consentito di realizzare la finalità del concordato stragiudiziale.

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SPESE GIUDIZIALI
Oggetto: PATROCINIO STATALE - AMMISSIONE - EFFETTI - Pagamento dei compensi del difensore della parte ammessa - A carico dello Stato - Provvedimento di revoca dell’ammissione al beneficio - Conseguenze
sentenza 1624, sezione Seconda del 19-01-2022 (D.p.r. 30.05.2002, n. 115, art. 136, 85)

In tema di patrocinio a spese dello Stato, ‘avvocato della parte che vi sia ammessa non può richiedere al cliente i propri compensi professionali, in assenza di un provvedimento di revoca del beneficio ad opera del giudice del procedimento principale, con la conseguenza, pertanto, che solo al’esito del provvedimento di revoca, potrà chiedere i propri compensi, interamente o, in caso di mutamento delle condizioni patrimoniali del proprio assistito, dal momento della modifica.

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PCT: in Cassazione il rifiuto dell’atto del sistema informatico impone il deposito cartaceo
Cassazione civile, Sez. VI - 1, ordinanza 17 dicembre 2021, n. 40557

Il decreto-legge del 19 maggio 2020, n. 34, art. 221, comma 5, convertito con modificazioni nella Legge 17 luglio 2020, n. 77, prevede che "nei procedimenti civili innanzi alla Corte di cassazione, il deposito degli atti e dei documenti da parte degli avvocati può avvenire in modalità telematica nel rispetto della normativa, anche regolamentare, concernente la sottoscrizione, la trasmissione e la ricezione dei documenti informatici"; ciò premesso, il difensore dopo i numerosi ed inutili tentativi di deposito telematico deve, diligentemente procedere al deposito nella modalità tradizionale avvalendosi anche del servizio postale.

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DIFENSORE
Oggetto: Omesso avviso dell’udienza al difensore di fiducia - Nullità assoluta - Sussiste
sentenza 2512, sezione Terza del 24-01-2022 (C.p.p. art. 178, 179)

L’omesso avviso dell’udienza al difensore di fiducia tempestivamente nominato dall’imputato integra una nullità assoluta ai sensi degli articoli 178, comma 1, lettera c) e 179, comma 1, Cpp, quando di esso è obbligatoria la presenza, a nulla rilevando che la notifica sia stata effettuata al difensore d’ufficio e che in udienza sia stato presente un sostituto nominato ex articolo 97, comma quarto, Cpp.

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COLPA PROFESSIONALE
Oggetto: Avvocato e procuratore - Negligenza professionale - Risarcimento del danno - Mancato esperimento dell’azione - Rifusione a carico dell’avvocato - Mancato guadagno - Più probabile che non - Sussiste
ordinanza 2072, sezione Sesta - 3 del 25-01-2022 (C.c. art. 1226)

Deve ritenersi legittima la condanna inflitta all’avvocato a risarcire ai clienti un danno pari alla somma che avrebbero potuto conseguire se l’azione civile fosse stata esperita, laddove una volta affermato che il danno - rectius, il mancato - guadagno) è dovuto con molta probabilità all’omissione del professionista, risultato negligente, il nesso di causalità deve dirsi accertato in base alla regola del «più probabile che non» e il danno va risarcito interamente, secondo la regola del “tutto o niente”: accertato che x ha causato y - e questo giudizio non richiede certezza ma probabilità - il danno è interamente posto a carico dell’agente e non già in proporzione all’asserita probabilità.

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Avvocati - Onorari professionali - Liquidazione del compenso - Da parte del giudice - Obbligo di tener conto di tutte le domande - Sussistenza - Motivi.
ordinanza 2204, sezione Sesta - 2 del 25-01-2022

In tema di onorari professionali, il compenso dell’avvocato va liquidato tenendo conto di tutte le domande proposte in giudizio. Il giudice, pertanto, deve tener conto non solo della richiesta di rimborso degli interessi anatocistici ma anche dei danni per la segnalazione alla centrale rischi.

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Avvocati - Studio legale - Associato - Legittimazione ad agire in presenza
ordinanza 2332, sezione Seconda Civile del 26-01-2022 (C.c. art. 36)

È lo studio associato ad agire contro il cliente per recuperare il credito nonostante l’incarico sia stato conferito a uno solo dei professionisti. Prevalgono gli accordi interni fra i soci che riferiscono ogni rapporto all’associazione.

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Notifica della sentenza alla parte personalmente - Difesa personale della parte - Termine breve per l’impugnazione - Decorrenza - Dalla notifica - Notifica eseguita in forma esecutiva unitamente al precetto - Termine breve - Decorrenza - Sussiste
ordinanza 2472, sezione Terza del 27-01-2022 (C.p.c. art. 479)

La notificazione della sentenza eseguita personalmente alla parte che, rivestendo la qualità necessaria per esercitare l’ufficio di difensore con procura presso il giudice adito, sia stata in giudizio di persona senza il ministero di altro procuratore, è idonea a far decorrere il termine breve per l’impugnazione, a nulla rilevando che la notifica sia avvenuta in forma esecutiva e contestualmente al precetto ai sensi dell’articolo 479 Cpc.

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Inammissibilità appello - Spese - Compensazione - Legittimità - Non sussiste - Difforme.
ordinanza 2681, sezione Seconda Civile del 28-01-2022 (C.p.c. Art. 92) (L. 18.06.2009, n. 69)

La pronuncia di inammissibilità dell’appello configura una situazione di soccombenza, dovendo escludersi che essa integri un grave ed eccezionale motivo di compensazione, ai sensi dell'art. 92 Cpc, nella formulazione vigente "ratione temporis”, introdotta dalla Legge 69/2009. Non è sufficiente a giustificare la decisione di compensare, in tutto o in parte, le spese il mero riferimento alla natura processuale della pronuncia, che, in quanto tale, può trovare applicazione in qualunque lite che venga risolta sul piano delle regole del procedimento.

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Pluralità di domande nello stesso processo: come si calcola compenso dell’avvocato
Cassazione civile, sez. VI-2, ordinanza 25 gennaio 2022 n. 2204

Ai fini della determinazione del compenso dell’avvocato nei confronti del proprio cliente, devono considerarsi per la determinazione del valore della causa tutte le domande proposte nello stesso processo.

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Ricorso inviato a PEC istituzionale della P.A: quando deve rinnovarsi la notifica
Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza 19 gennaio 2022, n. 347

In caso di mancato assolvimento da parte degli enti pubblici dell’obbligo, imposto dal comma 12, dell’art. 16, D.L. n. 179 del 2012, di iscrizione dell’indirizzo di posta elettronica certificata cui notificare gli atti giudiziari nell’elenco tenuto dal Ministero della Giustizia, l’interessato può essere ammesso a rinnovare la notifica qualora abbia notificato all’indirizzo PEC presente sul sito dell’Amministrazione. In seguito al D.L. 16 luglio 2020, n. 76, convertito con modificazioni nella legge 11 settembre 2020, n. 120, che all’art. 28 ha modificato i commi 12 e 13 dell’art. 16 del D.L. n. 179/ 2012, n. 179 e il comma 1bis dell’art. 16 ter dello stesso decreto legge, nel caso di mancata comunicazione da parte dell’Amministrazione dell’indirizzo PEC da inserire nel predetto registro degli indirizzi PEC delle P.A. ai sensi del suindicato comma 12, le notificazioni a istanza di parte possono essere effettuate al domicilio digitale indicato nell'elenco previsto dall'articolo 6-ter del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, ovverosia l’indice IPA. La notifica in forma cartacea è possibile anche in vigenza del regime del processo amministrativo telematico ai sensi dell’art. 14 dell’all.1 del decreto del Presidente del Consiglio di Stato, 28 dicembre 2020 (già art. 14, comma 2, del d.P.C.S. 22 maggio 2020 e ancora prima art. 14, comma 2, del d.P.C.M. 16 febbraio 2016, n. 40), che è anzi l’unica possibile nei confronti dei controinteressati persone fisiche prive di un indirizzo PEC

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Responsabilità avvocato: il nesso di causalità fra inadempimento e danno subito dal cliente
Cassazione civile, sez. III, ordinanza 25 gennaio 2022, n. 2072

In caso di omissione colpevole, il difensore risponde dei danni subiti dal proprio ex cliente, qualora, sulla base di una valutazione controfattuale, sia molto probabile che i danni sarebbero stati evitati in assenza della condotta omissiva.

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Ingiustificato arricchimento P.A.: l’indennizzo al professionista va liquidato in via equitativa
Cassazione civile, sez. VI-1, ordinanza 31 gennaio 2022, n. 2823

L'indennizzo di cui all'art. 2041 c.c. ben può formare oggetto di una valutazione di carattere equitativo ai sensi dell'art. 1226 c.c., anche officiosa», senza necessità che sia la parte interessata a dover fornire prova della impossibilità di determinare l'indennizzo nel suo esatto ammontare

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PCT: il termine ex art. 327 c.p.c. decorre dalla pubblicazione della sentenza in formato cartaceo
Cassazione civile, Sez. VI - L, ordinanza 11 gennaio 2022, n. 550

Ai fini della verifica della tempestività dell'impugnazione, in caso di provvedimento giudiziale in formato cartaceo, cui sia applicabile ratione temporis il termine semestrale di decadenza ex art. 327 c.p.c., nel testo modificato dalla L. n. 69/2009, il dies a quo coincide con l'attestazione dell'avvenuto deposito, non trovando, nel caso di specie, applicazione la disciplina dettata per le sentenze redatte in formato elettronico, in cui è dal momento della trasmissione del provvedimento per via telematica, mediante PEC, che il procedimento decisionale si completa.

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