Animazione grafica

L'Associazione

Storia dell'Associazione

Brevi cenni sulla storia (e preistoria) del movimento associativo degli avvocati: le tappe fondamentali

Foto d'archivio

Alcuni cenni sulla storia <e preistoria> della nostra associazione e sulle motivazioni che spinsero gli avvocati salentini ( e anche quelli italiani) a fondare un sindacato di avvocati, in autonomia (spesso in opposizione) rispetto agli ordini forensi.

L’atto costitutivo di nascita del Sindacato Provinciale Avvocati e Procuratori, in sigla SIAP è del 13/10/1973, per notar Domenico Mancuso, reg. al n. 9127 in data 23/10/73 a Lecce. Il SIAP aderì subito alla Federazione dei sindacati avvocati e procuratori italiani, in sigla FE.S.A.P.I.

Il primo Segretario Generale, principale animatore, vera forza propulsiva dell’Associazione fu Bruno Magaraggia (il quale morì a seguito di un incidente stradale nel 1985).

Il primo Congresso distrettuale Si.A.P. sul tema “Un ruolo diverso per l’avvocatura per una giustizia nuova nella società” si tenne il 9 novembre 1973 ( vedi foto, parla Bruno Magaraggia).

Il secondo congresso provinciale si tenne a Monteroni di Lecce, il 14 febbraio 1976, sul tema ”Il sindacato forense per un’avvocatura garantita ed impegnata”.

Il 10 maggio 1980 si tenne il Congresso Prov. SIAP preceduto da un’assemblea generale a Maglie del 16 gennaio 1980. Il 7-8 maggio 1983 si tenne ad Otranto il Consiglio Nazionale della FESAPI, che precedette il congresso naz. Fesapi, tenutosi nei giorni 28/10-1/11/1983 a Sorrento-S.Agnello. Nell’editoriale - intitolato ”I martiri d’Otranto” pubblicato su NUOVO RUOLO n. 17 dell’ottobre 1983, Cesare Piazza (esponente fiorentino di punta dell’associazionismo forense) scrisse ”Il sindacalismo forense è di per sé stesso un movimento di opinione e di progresso che non conosce altra strada che quella della società e dell’impegno personale continuo ed attivo””.

Nel IV congresso provinciale SIAP tenutosi a Lecce in data 15 ottobre 1983, segretario generale Bruno Magaraggia, intervennero sia “Don” Vittorio Ajmone, componente del CNF che Maurizio Fumarola Mauro, presidente del Consiglio dell’Ordine, esprimendo entrambi consenso alla relazione del segretario generale. Eppure per molti anni addietro soltanto l’idea di voler costituire un “sindacato”, parola che evocava “sinistre” lotte di classe, sarebbe stata accolta dal FORO Salentino alla stregua di un atto dal contenuto eversivo (sic!); un atto di aperta dissonanza col pensiero dominante. Si paventava il rischio che la nobile professione liberale potesse venire compromessa o comunque svilita dalla presenza del sindacato. E tuttavia la forza innovativa e dirompente delle idee, accompagnata dall’entusiasmo di un nucleo di avvocati, sono riuscite nel tempo a vincere le resistenze di un mondo un po’ chiuso e misoneista, alfine contaminandolo in senso indubbiamente positivo.

La FESAPI era nata sin dal 1964, il primo segretario generale fu Mario Besana, avvocato milanese; sindacati a carattere locale erano sorti un po’ dappertutto nell’immediato dopoguerra, tanto forte era la spinta a scrollarsi di dosso l’etichetta corporativista del fascismo, sotto il quale regime era nati gli ordini forensi.

Nel settembre 1985 a Majori (Salerno) in occasione del XVIII Congresso Giuridico Forense venne approvata una mozione che invitata gli ordini a costituirsi in federordini, cosa che si verificò di lì a poco. I vertici della FESAPI, che non parteciparono a quel congresso, interpretarono questo fatto come un tentativo di egemonizzare la rappresentanza dell’avvocatura. L’opposizione di matrice sindacale a questa iniziativa si levò anche a livello locale (vedi intervento critico dell’allora segretario generale Lino Spedicato).

Nel congresso giuridico forense di Ancona (9-13 settembre 1987) venne approvata una mozione nella quale si affermava la necessità che sui grandi temi della giustizia l’avvocatura si presenti unita, perché solo ”l’unità di tutte le libere associazioni, dei movimenti forensi e l’unità degli ordini forensi” possono consentire all’avvocatura ”il pieno esercizio della sua funzione e l’affermazione del suo ruolo nella società civile”. Venne infatti definito il congresso dell’unità. Il movimento sindacale avvertiva la necessità di accelerare il processo unitario; tanto che nel congresso straordinario di Bologna (28 aprile – 1° maggio 1988) insieme alla nascita del sindacato unico si registrava e consumava la più drammatica frattura della storia sindacale; giacché alcuni sindacati, numericamente molto rappresentativi, dissentirono da questa scelta e non parteciparono alla trasformazione della Fesapi-federavvocati in sindacato unitario nazionale; formeranno poi l’Assoavvocati. Solo otto anni dopo, alla conferenza di Pescara del dicembre 1996, venne deliberata formalmente la riunificazione, che si consacrò definitivamente nel congresso straordinario di Chianciano (20-22 giugno 1997, i delegati erano Danilo Antonaci, Sandra Muscogiuri, Alberto Sansonetti e Lino Spedicato).

Dalla fusione delle due anime (sommariamente indicate come sindacato di proposte e sindacato di servizi) nacque l’A.N.F. - Associazione Nazionale Forense; tuttora vigente ed operante. In connessione con questo evento anche il SIAP di Lecce mutò ragione sociale in A.F.L. - Associazione Forense di Lecce, aderendo pienamente all’ispirazione ed allo statuto nazionale. Ciò avvenne nell’assemblea straordinaria dell’11 luglio 1997. Lo statuto locale ha subito nel tempo varie modifiche relativamente alla composizione degli organi sociali, restando invariati gli scopi; una finalità squisitamente politica; di una politica attenta ai temi della giustizia e della professione, indipendente da ogni partito e/o formazione strettamente politica. Non è mancata l’etichettatura di “sinistra” da parte di chi ne voleva prendere le distanze oppure non vedeva di buon occhio l’attivismo dell’A.F.L. ; etichettatura che contrasta con la realtà fattuale data dal fatto che a dirigere AFL si sono avvicendati (senza registrare, come altrove, aspre lotte per la successione) avvocati portatori di idee e di background culturali con un’ampia sfaccettatura. La presenza di questa associazione nel Foro di Lecce -è riconoscimento pressoché generale- ha sicuramente impresso nel nostro ambiente una svolta positiva; incidendo nell’organizzazione del lavoro nel palazzo di giustizia (vedi servizio di fotocopia ed altro); ha contribuito a migliorare le relazioni tra avvocati (il cui numero di iscritti all’albo è cresciuto progressivamente in termini esponenziali) e tra questi e la magistratura e con tutti gli operatori giudiziari. A.F.L. racchiude in sé le due anime e le due diverse esigenze; sindacato di iniziativa politico -sindacale e di proposta e sindacato di servizio.

Tra le attività di servizio, si deve citare l’organizzazione di un efficiente servizio di fotocopia <grazie all’impegno particolare di Mario Romita> in vari punti strategici delle strutture deputate all’Amministrazione della Giustizia. L’attività di formazione dei colleghi giovani e meno giovani è stata avviata sin dal 2000, con un modello del tutto nuovo rispetto a quello tradizionale della scuola di giustizia, di marca ordinistica; un modello caratterizzato dalla riflessione partecipata sulle esperienze concrete degli avvocati, sull’esame e la discussione interattiva di casi pratici.

Il primo corso di tecnica e pratica forense fu inaugurato proprio da “Don” Vittorio Ajmone a palazzo Michele De Pietro, nell’ottobre 2000; il secondo con una prolusione del prof. Michele Carducci, ordinario di diritto costituzionale dell’UniSalento sul tema 'diritto vivente; diritto vissuto e diritto vigente' (il 16 gennaio 2002 sala Dante Alighieri dell'Istituto tecnico Costa in Lecce). Sempre nell’ambito dell’attività di formazione si devono citare i viaggi di studio presso le istituzioni e le corti europee (Strasburgo, Lussemburgo e Bruxelles) su impulso organizzativo di Lino Spedicato.

Sin dal 1977 esiste un giornale a cadenza periodica, intitolato 'Nuovo Ruolo', fondato da Bruno Magaraggia, all’inizio - e per diversi anni - stampato solo nella versione cartacea e che viene a tutt’oggi edito on line e pubblica interventi, note e commenti di colleghi ed a volte di altri operatori su argomenti di interesse professionale ed aggiornamenti. Da molti anni la direzione di 'Nuovo Ruolo' è affidata ad Antonella (Anna) Totarofila.

Inoltre una raccolta di giurisprudenza aggiornata sui temi riguardanti specificamente il profilo disciplinare e la responsabilità professionale dell’avvocato viene curata da Angelo Galante e pubblicata sul nostro sito 'www.anflecce.it'. Dal 2016 A.F.L. ha inoltre creato una nuova modalità di formazione denominata 'Mini Tavole Rotonde' o mini corsi di aggiornamento tenuti presso la sede della Associazione. Questi incontri sono caratterizzati dalla presenza di un numero limitato di nostri associati iscritti e coordinati da uno o più esperti (magistrato, professore o avvocato) della materia trattata; dopo la illustrazione del tema prescelto i presenti interloquiscono con l’esperto; dibattendo e ponendo domande in un continuo costruttivo confronto.

Questa, dall’inizio ad oggi, la Storia della Associazione di cui ci onoriamo di far parte e alla quale molti di noi hanno dedicato e continuano a dedicare tempo, forze ed energie, con inesauribile passione, convinti del fatto che occuparci delle problematiche riguardanti la giustizia e la professione, ad ampio spettro, è la premessa indispensabile della nostra attività professionale, ed, in definitiva, significa occuparci di noi stessi!.

Lecce, 5 ottobre 2017 

Redatta a cura di Alberto Sansonetti

X