giurisprudenza avvocati al 30/11/2022
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Giurisprudenza Avvocati (30/11/2022)
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PENALE
Radiato, diventa “Advocat” ed esercita in Italia: è esercizio abusivo della professione
Cass. S.U.14 ottobre 2022, n. 38986.
In tema di reati contro la Pubblica Amministrazione, integra il reato di esercizio abusivo della professione la condotta del praticante avvocato che, dopo essere stato colpito dalla sanzione disciplinare della radiazione dall’apposito Registro, dopo aver conseguito il titolo abilitativo in un paese UE (nella specie, la Spagna), titolo astrattamente valido anche in Italia, continui ad esercitare la professione forense in Italia. É quanto si legge nella sentenza del
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Se l’avvocato non ha la PEC, le comunicazioni si depositano in cancelleria
Cass. ordinanza 25 ottobre 2022, n. 31431
Le comunicazioni al difensore, per il quale la legge prevede l'obbligo di munirsi di un indirizzo di posta elettronica certificata, devono essere eseguite, ai sensi dell'art. 16, comma 6, del d.l. n. 179 del 2012, conv. con modif. dalla I. n. 221 del 2012, esclusivamente mediante deposito in cancelleria, quando il difensore non abbia provveduto ad istituire o comunicare il predetto indirizzo PEC.
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Disciplinare avvocati - Citazione a giudizio innanzi al CDD - Notifica presso la residenza anagrafica - Nullità - Esclusione - Fondamento
Cassazione Sez. Un. Civili, 11 Ottobre 2022, n. 29588. Pres. Cassano. Est. Napolitano.
In tema di giudizi disciplinari degli avvocati, la notifica della citazione a giudizio dinnanzi al CDD presso la residenza anagrafica del professionista - in assenza di domicilio eletto - non è affetta da nullità, in ragione del carattere amministrativo del relativo procedimento, della idoneità di tale notificazione a determinare la conoscenza effettiva dell'atto da parte del destinatario e della omessa previsione normativa di tale sanzione. (massima ufficiale)
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SPESE GIUDIZIALI
Oggetto: INTERVENTO IN CAUSA - Spese giudiziali - Chiamata del terzo in garanzia - Incidenza delle spese del chiamato - Spettanza a carico della parte rimasta soccombente - Fondamento.
ordinanza 27365, sezione Sesta - 1 del 19-09-2022 (C.p.c. art. 91, 92, 106, 269)
In tema di spese giudiziali sostenute dal terzo chiamato in garanzia, una volta rigettata la domanda principale, il relativo onere va posto a carico della parte soccombente che ha provocato e giustificato la chiamata in garanzia, in applicazione del principio di causalità, e ciò anche se l'attore soccombente non abbia formulato alcuna domanda nei confronti del terzo.
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SENTENZA
Oggetto: Redatto in formato elettronico - Firma digitale - Duplicato informatico - Coccarda e stringa - Sottoscrizione del giudice con firma digitale - Validità
ordinanza 27379, sezione Sesta - 1 del 19-09-2022 (D.l. 18.10.2012 n. 179, art.23-bis, 1, 16-bis) (C.p.c. art. 132, 161)
Il duplicato informatico è il documento informatico ottenuto mediante la memorizzazione, sullo stesso dispositivo o su dispositivi diversi, della medesima sequenza di valori binari del documento originario (che si misurano in bit). Di conseguenza, la corrispondenza del duplicato informatico (in ogni singolo bit) al documento originario non emerge (come, invece, nelle copie informatiche) dall'uso di segni grafici - la firma digitale è, infatti, una sottoscrizione in “bit”, una firma elettronica, il cui segno, restando nel file, è invisibile sull’atto analogico, ovvero sulla carta - ma dall'uso di programmi di algoritmi, che consentano di verificare e confrontare l’impronta del file originario con il duplicato.
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Processo telematico - Deposito dell’atto - Ricevuta di avvenuta consegna - Perfezionamento - Effetto anticipato e provvisorio - Subordinato al buon fine dell’intero procedimento - Sussiste
ordinanza 27654, sezione Sesta - 1 del 21-09-2022 (D.l. 18.10.2012, n. 179, art. 16 bis) (L. 24.12.2012, n. 228, art. 1)
In tema di deposito telematico deve sottolinearsi la rilevanza del momento e del rilievo dei controlli automatici (terza pec) e dei controlli manuali (quarta pec), dovendo ritenere che con tale accettazione, e solo a seguito di essa, si consolida l’effetto provvisorio anticipato di cui alla seconda Pec e, inoltre, il file viene caricato sul fascicolo telematico, divenendo così visibile alle controparti»
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Contratto d’opera intellettuale - Rapporto fra avvocato e cliente - Criterio del disputatum - Sussiste
ordinanza 27721, sezione Seconda del 22-09-2022 (D.m. 20.07.2012, n. 140, art. 5)
Deve ritenersi in ordine ai rapporti tra avvocato e cliente che alla liquidazione del compenso del professionista per l’attività difensiva svolta sia debbano applicare i parametri di cui al d.m. 140/2012 sulla base di calcolo costituita dalla somma che il cliente è stato condannato a pagare, manifestamente inferiore a quella domandata in giudizio dall’attore, dovendosi ritenere che il giudice abbia la facoltà di adeguare la misura del compenso all‘importanza della prestazione, parametrata alla effettiva valenza economica della controversia, ove constati una sproporzione evidente tra tale valenza e il petitum.
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MANDATO ALLE LITI (PROCURA) - Ricorso per cassazione - Procura speciale rilasciata da società estinta per pregressa cancellazione dal registro delle imprese - Inesistenza - Ragioni - Conseguenze - Condanna del difensore alle spese del giudizio - Carenza della qualità di legale rappresentante in capo al conferente la procura - Consapevolezza dell’avvocato - Necessità - Esclusione.
sentenza 27847, sezione Terza del 22-09-2022 (C.p.c. art. 82, 83, 91)
Nell’ipotesi di inesistenza della procura speciale, in quanto conferita al difensore da una società estinta per pregressa cancellazione dal registro delle imprese, difetta radicalmente un rapporto di mandato tra l’avvocato ed il cliente: ne consegue che l’attività processuale svolta resta nell’esclusiva responsabilità del legale, del quale è, pertanto, ammissibile la condanna a pagare le spese del giudizio, indipendentemente dalla sua concreta consapevolezza circa la carenza della qualità di legale rappresentante in capo a colui che ebbe a conferirgli la procura, dovendosi ritenere che non è la parte, bensì è proprio il difensore, in forza delle sue conoscenze professionali, il soggetto idoneo a identificare chi è legittimato a rilasciargli la procura per adire la cassazione.
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IMPUGNAZIONI
Oggetto: TERMINI - DECORRENZA - Pluralità di procuratori costituiti - Avvenuta notificazione al procuratore non domiciliatario - Termine per impugnare - Decorrenza - Sussiste
ordinanza 27995, sezione Seconda del 26-09-2022 (C.p.c. art. 141, 170)
Al di fuori dei casi eccezionali in cui, nell’interesse del destinatario, la legge dispone che la notificazione presso il domiciliatario (articolo 141 Cpc) sia esclusiva, quest’ultima ha carattere alternativo rispetto agli altri modi di notificazione: ne segue che, ove la parte sia rappresentata da due difensori, l’elezione di domicilio presso una di costoro non priva la controparte della facoltà di effettuare notificazioni all’altro difensore, stante la disposizione generale dell’articolo 170, primo comma Cpc, secondo la quale, dopo la costituzione in giudizio, tutte le notificazioni e le comunicazioni si fanno al procuratore costituito, cioè all’uno o all’altro dei procuratori costituiti, in caso di pluralità, con conseguente decorrenza dei termini per impugnare la sentenza notificata.
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SPESE GIUDIZIALI
Oggetto: Avvocati - Compenso professionale - Liquidazione - Per la fase istruttoria - Anche se non si è svolta - Diritto - Sussistenza.
ordinanza 28325, sezione Sesta - 3 del 29-09-2022
In tema di spese di giudizio, l’avvocato ha diritto alla liquidazione del compenso per la fase istruttoria anche se non si è svolta. L’importo spettante, infatti, non può essere detratto perché viene interamente assorbito dalla trattazione della causa.
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Avvocati - Deontologia professionale - Appropriazione di denaro dei clienti - Procedimento disciplinare - Sanzione della radiazione - Legittimità - Motivi.
sentenza 28468, sezione Unite del 30-09-2022
In tema di deontologia professionale è legittima la radiazione dell’avvocato che si appropria di somme ricevute dai clienti in deposito fiduciario. Il comportamento, infatti, compromette la credibilità dell’intero ceto forense e l’immagine che deve mantenere al fine di assicurare la sua funzione sociale nei confronti della collettività.
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PREVIDENZA E ASSISTENZA
Oggetto: Avvocati - Iscrizione alla gestione separata - Abitualità della prestazione - Valutazione - Necessità - Superamento della soglia - Sufficienza - Esclusione.
ordinanza 28576, sezione Sesta - L del 03-10-2022
In materia previdenziale, per l’iscrizione dell’avvocato alla gestione separata è necessario valutare l’abitualità della prestazione. Il giudice non può quindi ancorare la decisione alla sola produzione di un reddito superiore alla soglia.
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PROCESSO
Oggetto: Comune in cui ha sede l’ufficio giudiziario innanzi al quale pende la causa - Domiciliazione ex lege in cancelleria - Non sussiste - Domicilio digitale - Sufficienza - Sussiste
ordinanza 28779, sezione Sesta – L del 04-10-2022 (D.l. 24.06.2014, n. 90, art. 52) (D.l. 18.10.2012, n. 179, art. 16 sexies) (R.d. 22.01.1934, n. 37, art. 82) (C.p.c. art. 325, 327, 125)
In materia di notificazioni al difensore, la regola del cd. “domicilio digitale”, prevista dall’articolo 16 sexies del decreto legge 179/12, convertito con modificazioni dalla legge 221/12, come modificato dal decreto legge 90/2014 (convertito, con modificazioni, dalla legge 114/14), che impone di eseguire le notificazioni e le comunicazioni esclusivamente all’indirizzo Pec che ciascun avvocato ha indicato al Consiglio dell’Ordine di appartenenza, ha immediata efficacia nei giudizi in corso per gli atti compiuti successivamente alla vigenza del decreto legge 90/2014, in applicazione del generale principio del “tempus regit actum”, dovendosi evidenziare che l’articolo 16 sexies del decreto legge 179/2012, è entrato in vigore il 19 agosto 2014 e trova immediata efficacia nei giudizi in corso per gli atti compiuti successivamente alla sua vigenza, in applicazione del principio del “tempus regit actum”, non derogato dalla stessa legge 114/14 attraverso l’indicazione di una diversa specifica decorrenza della citata norma processuale.
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Avvocati - Onorari - Liquidazione - Adeguamento all’attività effettivamente svolta - Obbligo del giudice - Sussistenza.
ordinanza 28783, sezione Sesta - 2 del 04-10-2022
In tema di spese di giudizio il giudice può liquidare all’avvocato onorari più alti adeguandoli all’attività difensiva effettivamente svolta. Peraltro sono inapplicabili le regole dettate per i procedimenti civili quando si tratta di procedere a liquidazioni in sede penale.
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Onorari - Patto di quota lite - Validità - Condizioni - Proporzione con le tariffe di mercato - Necessità.
sentenza 28914, sezione Seconda del 05-10-2022
Il patto di quota lite, stipulato dopo la riformulazione del terzo comma dell’art. 2233 c.c. operata dal di. n. 223 del 2006, convertito in legge n. 248 del 2006, e prima dell’entrata in vigore dell'art. 13, comma 4, della legge n. 247 del 2012, che non violi il divieto di cessione dei crediti litigiosi di cui all’art. 1261 c.c., è valido se, valutato sotto il profilo causale della liceità e dell‘adeguatezza dell‘assetto sinallagmatico rispetto agli specifici interessi perseguiti dai contraenti, nonché sotto il profilo dell’equità alla stregua della regola integrativa di cui all’art. 45 del codice deontologico forense, nel testo deliberato il 18 gennaio 2007, la stima tra compenso e risultato effettuata dalle parti all'epoca della conclusione dell'accordo non risulta sproporzionata per eccesso rispetto alla tariffa di mercato, rispondendo lo scopo di prevenire eventuali abusi a danno del cliente e di impedire la stipula di accordi iniqui alla tutela di interessi generali.
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AVVOCATO E PROCURATORE
Oggetto: Giurisdizioni superiori - Albo speciale - Mancata iscrizione - Onorari professionali - Diritto - Sussistenza - Esclusione - Mero studio della causa - Irrilevanza.
ordinanza 29351, sezione Seconda del 10-10-2022
In tema di onorari professionali, l’avvocato non ha diritto al compenso neanche per lo studio della causa di fronte al Consiglio di Stato e alle altre giurisdizioni superiori se non è iscritto all’albo speciale. La nullità del contratto di patrocinio, infatti, è rilevabile in ogni stato e grado del processo perché attiene al fatto costitutivo della pretesa.
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PROFESSIONISTI
Oggetto: Redditi per contributi alla Cassa - Parametrati sul concordato fiscale - Illegittimità.
ordinanza 29639, sezione Lavoro del 11-10-2022
Il professionista deve i contributi alla cassa sulla base del reddito effettivamente prodotto e non di quello fissato nel concordato fiscale.
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Esercizio abusivo di una professione.
sentenza 38986, sezione Quinta del 14-10-2022 (C.p. art. 348)
Compie il reato di esercizio abusivo della professione forense il praticante radiato dal registro che si presenta all’udienza della causa civile qualificandosi come “advocat”, dovendosi ritenere integrata la condotta di cui all’articolo 348 Cp, laddove il titolo abilitativo conseguito in Spagna e astrattamente valido in Italia non risulta spendibile in conseguenza del provvedimento di radiazione comminato dal Consiglio nazionale forense.
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AVVOCATO E PROCURATORE
Oggetto: Compenso - Patto di quota lite - Validità - Condizioni - Proporzione con le tariffe di mercato - Necessità
ordinanza 30287, sezione Sesta - 2 del 14-10-2022 (C.c. art. 2223)
Con la nuova disciplina dell’ordinamento della professione forense introdotta dalla legge 247/12, si è esplicitamente previsto il divieto dei patti «con i quali l’avvocato percepisca come compenso in tutto o in parte una quota del bene oggetto della prestazione o della ragione litigiosa», restando ferma la validità dei patti stipulati nel periodo intermedio tra la riforma di cui al decreto legge 223/06 e la legge 247/12, dovendosi osservare che la liceità in astratto del patto non esclude che in sede disciplinare possa essere valutato se la stima effettuata dalle parti era, all’epoca della conclusione dell’accordo che lega compenso e risultato, ragionevole o, al contrario, sproporzionata per eccesso rispetto alla tariffa di mercato, tenuto conto di tutti i fattori rilevanti, in particolare del valore e della complessità della lite e della natura del servizio professionale, comprensivo dell’assunzione del rischio, laddove la rilevanza del patto non si esaurisce tuttavia solo sul piano disciplinare, avendo attinenza al profilo funzionale del contratto nel senso che l’eventuale sproporzione del corrispettivo possa essere emendata mediante riduzione ad equità.
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AVVOCATO E PROCURATORE
Oggetto: Onorari professionali - Gratuito patrocinio - Compenso - Anche per la fase introduttiva - Diritto - Sussistenza - Mancato deposito del decreto di rinvio a giudizio - Irrilevanza.
ordinanza 30315, sezione Sesta - 2 del 14-10-2022
In materia di onorari professionali, l’avvocato ha diritto al compenso per la fase introduttiva anche quando non ha depositato il decreto di rinvio a giudizio. La mancata produzione del provvedimento, infatti, non blocca la liquidazione se il difensore è stato nominato prima e ha svolto anche quell’attività.
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Processo telematico - specifiche di interfaccia tra punto di accesso e gestore centrale - Indicazioni fornite dall’ufficio di cancelleria - Istruzioni dell’amministrazione della giustizia - Decadenza - Ruolo determinante - Rimessione in termini - Sussiste
sentenza 30514, sezione Seconda del 18-10-2022 (C.p.c. art. 294)
La serie di messaggi Pec che scandisce il deposito telematico di atti, descritti dalle «specifiche di interfaccia tra punto di accesso e gestore centrale», così come le indicazioni date dalla cancelleria alle parti, sono specie di «istruzioni» che l’amministrazione della giustizia dà alle parti e pertanto sono fonti di affidamento qualificato, meritevole di essere considerato nell’ambito del giudizio ex articolo 294, secondo comma, Cpc sul presupposto della rimessione in termini, laddove - a cagione dei loro difetti - s’inseriscano con ruolo determinante nella catena causale che sfocia nella decadenza, fermo rimanendo che l’apprezzamento circa la non imputabilità alla parte nel caso concreto è affidato al giudice del merito.
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SPESE GIUDIZIALI
Oggetto: Contumacia in primo grado - Giudizio di appello - Condanna al pagamento delle spese - Anche del primo grado - Esclusione.
ordinanza 30485, sezione Terza del 18-10-2022
In materia processuale, il soccombente nel giudizio di appello è esente dall’obbligo di pagare anche le spese di primo grado se chi ha vinto non si era costituito in quella fase. Presupposto indefettibile della condanna, infatti, è che la parte in favore della quale sono liquidate le abbia in realtà sostenute.
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Avvocati - Legale che trattiene l’assegno pagato al cliente a garanzia della parcella - Illegittimità - Sussiste.
ordinanza 30732, sezione Terza Civile del 19-10-2022 (C.c. art. 2043)
L’avvocato è tenuto a risarcire il cliente quando trattiene il suo assegno per incassare la parcella con sicurezza. Il professionista non può riscuotere senza una autorizzazione espressa.
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Studio associato - Responsabilità per l’operato del singolo professionista - Sussiste.
ordinanza 30730, sezione Terza Civile del 19-10-2022 (C.c. art. 1218)
Lo studio associato deve risarcire per l’inadempimento posto in essere dal singolo professionista.
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Avvocati - Causa patrocinata di fronte giudice di pace - Liquidazione del compenso.
ordinanza 30774, sezione Sesta Civile del 19-10-2022 (D.lgs. 150/2011, art. 14)
Spetta al giudice di pace liquidare il compenso al legale per le cause svolte di fronte a sé.
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Procedimento - Termini - Durata - Determinazione di matrice giurisprudenziale - Applicazione retroattiva - Non sussiste - Affidamento incolpevole - Tutela - Sussiste
sentenza 31346, sezione Terza del 24-10-2022 (C.p.c. art. 325)
Deve ritenersi che il principio di diritto affermato dalle Sezioni unite civili della Cassazione nella sentenza 14594/2016 - secondo cui in caso di notifica di atti processuali non andata a buon fine per ragioni non imputabili al notificante, questi, appreso dell’esito negativo, per conservare gli effetti collegati alla richiesta originaria deve riattivare il processo notificatorio con immediatezza e svolgere con tempestività gli atti necessari al suo completamento, ossia senza superare il limite di tempo pari alla metà dei termini indicati dall’articolo 325 Cpc, salvo circostanze eccezionali di cui sia data prova rigorosa – rientri nella nozione di overruling processuale, laddove si risolve nella determinazione di matrice giurisprudenziale della durata di un termine, e dunque non può essere applicato in modo retroattivo, dovendosi tutelare l’effettività dei mezzi di azione e a garanzia dell’affidamento incolpevole creatosi in capo alla parte che ha fatto affidamento incolpevole sui principi di diritto consolidati al momento dello svolgimento di una qualche attività processuale.
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SPESE GIUDIZIALI
Oggetto: Giudizio di appello - Compenso per l’attività istruttoria - Liquidazione - Anche in grado di appello - Sussistenza - Deposito di documenti - Sufficienza.
ordinanza 31309, sezione Sesta - 3 del 24-10-2022
In materia processuale, il giudice che decide sulle spese deve liquidare il compenso per l’attività istruttoria anche in grado appello. È sufficiente al riguardo il deposito di documenti alla prima udienza anziché unitamente all’atto di impugnazione.
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Processo civile - Comunicazioni di cancelleria - Avvocati - Posta elettronica certificata - Mancato inserimento dell’indirizzo nel Reginde o mancata comunicazione - Comunicazione effettuata in cancelleria - Legittimità - Motivi.
ordinanza 31431, sezione Sesta - T del 25-10-2022 (D.l. 18.10.2012, n. 179, art. 16)
Le comunicazioni al difensore, per il quale la legge prevede l’obbligo di munirsi di un indirizzo di posta elettronica certificata, devono essere eseguite, ai sensi dell’articolo 16, comma 6, del decreto legge 179/12, convertito con modificata dalla legge 221/12, esclusivamente mediante deposito in cancelleria, quando il difensore non abbia provveduto ad istituire o comunicare il predetto indirizzo Pec.
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Gratuito patrocinio - Ammissione disposta dal tribunale - Decorrenza - Dalla domanda respinta dal Consiglio dell’Ordine - Sussistenza - Motivi - Impugnazione diretta dell’interessato - Ammissibilità - Motivi.
ordinanza 31793, sezione Seconda del 27-10-2022
L’ammissione al gratuito patrocinio disposta dal tribunale retroagisce alla data dell’istanza respinta dal Consiglio dell’Ordine degli avvocati. Il diritto di impugnare il provvedimento, peraltro, è riconosciuto anche alla parte che era stata ammessa al beneficio con decorrenza limitata.
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PROCEDIMENTO
Oggetto: Emergenza epidemiologica da Covid-19 - Trattazione scritta - Nota - Produzione - Documenti - Contraddittorio - Mancata garanzia - Annullamento - Sussiste.
ordinanza 31960, sezione Prima del 28-10-2022 (C.p.c. art. 101 ) (D.L. 17.03.2020, n. 18, art. 83)
Deve essere annullata la sentenza d’appello che nel giudizio svolto con la trattazione cartolare prevista dall’articolo 83 del decreto-legge 18/2020 - che prevede il solo scambio di sole note scritte, contenenti istanze e conclusioni, senza comparizione successiva in udienza – dal momento che il giudice non garantisce il contraddittorio sui documenti prodotti in una nota scritta laddove controparte non ha avuto la possibilità di controdedurre in un’udienza successiva, o di chiedere in tale sede un termine per esame, mentre il giudice avrebbe dovuto garantire un pieno e completo contraddittorio tra le parti sui nuovi documenti prodotti rimettendo la causa sul ruolo e concedendo termine per osservazioni ed eventualmente per repliche oppure semplicemente non considerare il contenuto di quei documenti, che invece ha ampiamente utilizzato ai fini del decidere.
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PENALE
La nomina del difensore di fiducia nel giudizio di cognizione non è efficace in fase di esecuzione
Corte di cassazione penale, Sez. I, sentenza 27 ottobre 2022, n. 40826
Pronunciandosi su un ricorso proposto avverso l’ordinanza con cui il Tribunale, quale giudice dell'esecuzione, aveva revocato, ai sensi dell'art. 168, comma 1, n. 1, c.p., il beneficio della sospensione condizionale della pena precedentemente concesso dal medesimo Tribunale con sentenza irrevocabile, la Corte di cassazione, nell’accogliere la tesi difensiva secondo cui il giudice dell'esecuzione aveva erroneamente notificato al condannato l'avviso di fissazione dell'udienza camerale presso lo studio del difensore, nonostante non vi fosse agli atti alcuna elezione di domicilio inerente il giudizio di esecuzione, ha riaffermato il principio che in tema di procedimento camerale di esecuzione, è nulla la notifica all'interessato effettuata mediante consegna al difensore presso il domicilio eletto nel corso del giudizio di cognizione, perché la sua efficacia non si estende al giudizio di esecuzione.
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Provvedimento redatto in formato digitale - Attestazione di conformità della copia analogica - Difensore del precedente grado di giudizio - Ammissibilità - Fondamento
Cassazione civile, sez. III, 02 Settembre 2022, n. 25969. Pres. Frasca. Est. Condello.
Ai sensi dell'art. 16-bis, comma 9-bis, del d.l. n. 179 del 2012, convertito dalla l. n. 221 del 2012, il difensore costituito nel giudizio di merito, in quanto destinatario della comunicazione della cancelleria, ha il potere di attestare la conformità al provvedimento giurisdizionale digitale, reso nel grado, della sua copia cartacea, ancorché sia privo di procura speciale per il ricorso per cassazione e la parte abbia designato altro difensore per il giudizio di legittimità, perché, pur essendo esaurito il processo per il quale era stata conferita la procura, il procuratore può legittimamente continuare a compiere e ricevere gli atti relativi a quel grado di giudizio, non potendosi ragionevolmente escludere la sua potestà di certificare la conformità all'originale di un provvedimento contenuto nel fascicolo informatico ed entrato in suo legittimo possesso in forza di valide credenziali. (massima ufficiale)
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Il difetto di procura va sanato nella prima difesa utile
Cassazione, ordinanza 3 novembre 2022, n. 32399.
In tema di rappresentanza processuale, qualora una parte sollevi tempestivamente l'eccezione di difetto di rappresentanza, sostanziale o processuale, ovvero un vizio della procura "ad litem", è onere della controparte interessata produrre immediatamente, con la prima difesa utile, la documentazione necessaria a sanare il difetto o il vizio, senza che operi il meccanismo di assegnazione del termine ai sensi dell'
art. 182 c.p.c., prescritto solo in caso di rilievo officioso. Ne consegue che, in assenza di una immediata reazione all’eccezione, la nullità della procura diventa insanabile.
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COMPETENZA PER TERRITORIO
Oggetto: Avvocato - Procedimento di ingiunzione contro il cliente per il pagamento di competenze professionali - Foro speciale di cui agli articoli 637, comma terzo, Cpc e 14, comma secondo, del decreto legislativo 150/11 - Rapporto con il foro del consumatore - Prevalenza di quest’ultimo - Sussistenza - Fondamento.
ordinanza 32216, sezione Sesta - 2 del 02-11-2022 (D.lgs. 06.09.2005, n. 206, art. 33) (C.p.c. art. 637) (D.lgs. 01.09.2011, n. 150, art. 14)
In tema di competenza per territorio, ove un avvocato abbia presentato ricorso per ingiunzione per ottenere il pagamento delle competenze professionali da un proprio cliente, avvalendosi del foro speciale di cui agli articoli 637, comma 3, Cpc e 14, secondo comma, del decreto legislativo 150/11, il rapporto tra quest’ultimo ed il foro speciale della residenza o del domicilio del consumatore, previsto dall’art. 33, comma 2, lettera u), del codice del consumo, deve essere risolto a favore del secondo, in quanto di competenza esclusiva, che prevale su ogni altra, in virtù delle esigenze di tutela, anche sul terreno processuale, che sono alla base dello statuto del consumatore.
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SPESE GIUDIZIALI
Oggetto: Domanda articolata in unico capo - Accoglimento in misura notevolmente inferiore a quanto richiesto - Soccombenza reciproca o condanna dell’attore alle spese - Esclusione - Compensazione totale o parziale ex articolo 2, comma 2, Cpc - Ammissibilità
sentenza 32061, sezione Unite del 31-10-2022 (C.p.c. art. 91, 92)
In tema di spese processuali, l’accoglimento in misura ridotta, anche sensibile, di una domanda articolata in un unico capo non dà luogo a reciproca soccombenza, configurabile esclusivamente in presenza di una pluralità di domande contrapposte formulate nel medesimo processo tra le stesse parti o in caso di parziale accoglimento di un’unica domanda articolata in più capi, e non consente quindi la condanna della parte vittoriosa al pagamento delle spese processuali in favore della parte soccombente, ma può giustificarne soltanto la compensazione totale o parziale, in presenza degli altri presupposti previsti dall’articolo 92, secondo comma, Cpc.
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PROCESSO
Oggetto: Udienza - Trattazione anticipata - Legittimità - Limiti.
sentenza 41540, sezione Seconda del 03-11-2022 (C.p.p. art. 178)
Il giudice non può anticipare l’orario dell’udienza rispetto a quanto indicato dal sito web del Tribunale o dal verbale della precedente udienza. Pena, la nullità della sentenza.
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IMPUGNAZIONI - RIESAME - Appello avverso il rigetto della richiesta di dissequestro - Difensore del terzo interessato - Presupposti - Procura speciale ex articolo 100 Cpp - Necessità - Contenuto essenziale - Differenze con la procura speciale ex articolo 122 Cpp
sentenza 41574, sezione Sesta del 03-11-2022 (C.p.p. art. 321, 100, 122)
In tema di appello avverso il provvedimento di rigetto della richiesta di dissequestro che la procura speciale di cui deve essere munito il difensore del terzo interessato a pena d’inammissibilità a norma dell’articolo 100 Cpp, non richiede l’adozione di formule sacramentali, purché da essa emerga la chiara manifestazione di volontà di affidare ad un determinato professionista l’incarico di svolgere le difese necessarie alla tutela delle proprie ragioni in quella specifica procedura
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Procura alle liti - Rilasciata all’avvocato - Vizio della procura - Eccezione - Sanabilità - Con la prima difesa - Mancanza - Conseguenze.
ordinanza 32399, sezione Prima del 03-11-2022 (C.p.c. art. 182)
In materia processuale, se è eccepito un vizio della procura alle liti rilasciata all’avvocato l’attore deve sanare il difetto con la prima difesa utile. Non è quindi necessario assegnare un termine per la sanatoria perché in assenza di un’immediata reazione della parte istante la nullità dell’atto diventa insanabile.
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SPESE GIUDIZIALI
Oggetto: COMPENSAZIONE - Spese legali - Difetto di reciproca soccombenza - Compensazione per «gravi ed eccezionali ragioni» - Nozione - Situazione di obiettiva incertezza sul diritto controverso - Pronuncia della Corte di cassazione - Limiti di intervento
sentenza 32775, sezione Tributaria del 08-11-2022 (C.p.c. art. 92)
Della sussistenza delle “gravi ed eccezionali ragioni” può essere chiamato a conoscere il giudice della legittimità e ove il giudice del merito si fosse limitato a una enunciazione astratta o, comunque, non puntuale, resterebbe violato il precetto di legge e, anche, se del caso, si verserebbe in presenza di motivazione apparente. Tuttavia il sindacato della Suprema corte di cassazione non può giungere sino a misurare “gravità ed eccezionalità”, al di là delle ipotesi in cui all’affermazione del giudice non corrispondano le evidenze di causa o alla giurisprudenza consolidata.
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Avvocati - Compenso - Secondo gli accordi - Parametri - Indice secondario.
ordinanza 33053, sezione Sesta - 2 del 09-11-2022 (C.c. art. 2233)
Il compenso dell’avvocato dev’essere liquidato dal giudice esclusivamente sulla base degli accordi presi con il cliente. E ciò in barba ai parametri forensi che sono un parametro di serie B. E’ quindi legittima una maggiorazione della parcella dell’80% in caso di vittoria, laddove pattuita fin dall’inizio.
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Avvocati - Responsabilità del professionista - Per la transazione - Non sussiste se l’incarico prevede solo la redazione della minuta.
ordinanza 32923, sezione Terza Civile del 09-11-2022 (C.c. art. 1218)
L’avvocato non è responsabile della transazione quando viene incaricato solo di redigere la minuta dell’atto
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Equa riparazione - Avvocato distrattario - Azione in sostituzione del cliente - Ammissibilità - Esclusione - Motivi.
ordinanza 33183, sezione Seconda del 10-11-2022
In materia processuale, il difensore distrattario non può sostituirsi al cliente per ottenere il pagamento dell’equo indennizzo spettante all’assistito. Il pregiudizio subito per l’irragionevole durata del processo spetta infatti alla parte personalmente e non è delegabile a terzi.
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Avvocati - Difesa di più parti - Compenso unico - Liquidazione - Legittimità.
ordinanza 33404, sezione Terza del 11-11-2022
In caso di difesa di più parti aventi la medesima posizione processuale e rappresentate dallo stesso avvocato è dovuto un compenso unico legale, in quanto la ratio della disposizione di cui all'art. 8, comma 1, del dm n. 55 del 2014, è quella di fare carico al soccombente solo delle spese nella misura della più concentrata attività difensiva quanto a numero di avvocati.
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Processo telematico - Deposito dell’atto - Ricevuta di avvenuta consegna - Perfezionamento - Sussiste
ordinanza 33330, sezione Sesta - 3 del 11-11-2022 (D.l. 18.10.2012, n. 179, art. 16 bis) (L. 24.12.2012, n. 228, art. 1)
Il deposito telematico degli atti si perfeziona nel momento in cui viene generata la ricevuta di avvenuta consegna da parte del gestore di posta elettronica certificata, ai sensi dell’articolo 16 bis, comma settimo, del decreto legge 179/22, convertito con modificazioni dalla legge 221/12, e non a seguito del messaggio di esito dei controlli manuali di accettazione della “busta telematica” da parte della cancelleria.
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Non è responsabile l’avvocato se è incerto l’oggetto dell’incarico
Cass. Ordinanza 9 novembre 2022, n. 32923.
Va esclusa la responsabilità in capo all’avvocato nel caso in cui il cliente non dimostri in concreto quale fosse l'oggetto dell'incarico e, quindi, se esso comprendesse anche l'attività di assistenza nelle trattative intercorse tra le parti e in sede di sottoscrizione della quietanza, successivamente rivelatasi inefficace, con la quale una delle parti, in via transattiva, aveva dichiarato di non avere più nulla a pretendere dall’altra.
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Atto di precetto - Atto di precetto - Titolo esecutivo costituito da sentenza di appello confermativa di quella di primo grado - Secondo atto di precetto relativo alle spese processuali del giudizio di primo grado - Abusivo frazionamento del credito - Sussiste
sentenza 33443, sezione Terza del 14-11-2022 (C.p.c. art. 480)
Integra abusivo frazionamento del credito il contegno del creditore esecutante, il quale - dopo avere intimato al debitore esecutata, con un primo atto di precetto, il pagamento delle spese legali liquidate per il giudizio di appello conclusosi con la conferma della decisione adottata in prime cure - intimi, con successivo atto di precetto, il pagamento delle spese legali liquidate in primo grado, richiedendo pure ulteriori spese e competenze relative a tale secondo atto di precetto.
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Avvocati - Sentenza di primo grado - Comunicazione del cliente di non voler impugnare - restituzione degli atti - A ridosso della scadenza - Colpa professionale - Configurabilità - Esclusione - Motivi.
ordinanza 33781, sezione Sesta - 2 del 16-11-2022
In tema di responsabilità professionale, l’avvocato può restituire gli atti a ridosso della scadenza se il cliente comunica di non voler impugnare la pronuncia. Il legale è tenuto in ogni caso a informare la parte sulle conseguenze della scelta effettuata per non incorrere in un’ipotesi di responsabilità professionale.
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AVVOCATO E PROCURATORE
Oggetto: Giudizio disciplinare - Sospensione dall’esercizio della professione - Testimone diretto - Udienza dibattimentale - Sussiste
sentenza 34206, sezione Unite del 21-11-2022 (C.d.f. art. 9, 63)
Deve ritenersi legittima la sospensione di un anno dall’esercizio della professione inflitta nel giudizio disciplinare all’avvocato incolpato per aver sottratto beni e somme di denaro a una società laddove le condotte addebitate possono ritenersi provate grazie alla testimonianza escussa nell’udienza dibattimentale del giudizio disciplinare laddove il soggetto ha riferito di conoscere direttamente i fatti per averli seguiti personalmente.
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SOCIETÀ
Oggetto: Di persone - Azione giudiziaria - Proposta dall’amministratore - Dopo la scadenza del mandato - Ammissibilità - Motivi.
ordinanza 34336, sezione Prima del 22-11-2022 (C.c. art. 2274)
In materia processuale è valida la procura alle liti rilasciata dall’amministratore della snc dopo la scadenza del mandato. Anche nelle società di persone è applicabile infatti la regola generale della prorogatio per colmare un momentaneo vuoto gestionale.
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GRATUITO PATROCINIO - Patrocinio a spese dello Stato - Decreto di liquidazione del compenso in favore dell’avvocato del beneficiario - Opposizione al provvedimento di liquidazione - Principio dell’onere della prova - Attenuazione - Fattispecie
ordinanza 34342, sezione Sesta - 2 del 22-11-2022 (D.p.r. 30.05.2002, n. 115, art. 83) (D.lgs. 01.09.2011, n. 150, art. 15)
In tema di opposizione avverso il provvedimento di liquidazione del compenso professionale in regime di patrocinio a spese dello Stato, il giudice di cui all’articolo 15 del decreto legislativo 150/11 ha il potere-dovere di richiedere gli atti, i documenti e le informazioni necessarie ai fini della decisione, dovendo la locuzione "può" contenuta in tale norma essere intesa non come espressione di mera discrezionalità, bensì come potere-dovere di decidere “causa cognita”, senza limitarsi a fare meccanica applicazione della regola formale del giudizio fondata sull’onere della prova.
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AVVOCATO E PROCURATORE
Oggetto: Mancata rinnovazione dell’annotazione - Di una domanda giudiziale - Istanza originaria rigettata con sentenza definitiva - Responsabilità professionale - Esclusione
ordinanza 34402, sezione Terza del 23-11-2022
Va esclusa la colpa professionale dell’avvocato che non rinnova l’annotazione di una domanda giudiziale che è stata rigettata con sentenza definitiva. Con lo stop definitivo dell’istanza è venuto a mancare il presupposto che aveva legittimato la iniziale trascrizione.
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Avvocato - Mandato professionale - Fideiussione - Nascosta all’interno della informativa privacy - Illegittimità
ordinanza 34426, sezione Terza Civile del 23-11-2022 (C.c. art. 1366, 1439, 1937, 1362, 1363, 1369)
Allorquando la dichiarazione di prestare fideiussione sia inserita in un atto posto in essere allo scopo della conclusione di un diverso negozio, per stabilire se la dichiarazione integri anche l'assunzione delle obbligazioni conseguenti alla fideiussione è necessario valutare se essa possa essere interpretata solo in questo modo, o se essa piuttosto non abbia un contenuto congruente con il negozio per cui l’atto è stato formato ed esaurisca in esso il suo significato.
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Responsabilità processuale aggravata - Fattispecie.
ordinanza 34693, sezione Tributaria del 24-11-2022 (C.p.c. art. 96)
La parte che insiste in appello su tesi già ritenute manifestamente infondate rischia la condanna per responsabilità processuale aggravata, tanto più se il difensore lo fa con colpa.
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PROCESSO
Oggetto: Avvocati - Ordinanza che decide sul compenso - Attività solo stragiudiziale - Appello - Ammissibilità.
sentenza 34620, sezione Seconda del 24-11-2022 (D.lgs. 150/2011, art. 14)
In materia processuale è ammesso l’appello contro l’ordinanza che decide sul compenso dell’avvocato per l’attività stragiudiziale. Restano infatti escluse dall’impugnazione solo le prestazioni professionali che si pongono in stretto rapporto di dipendenza con il mandato relativo alla difesa in giudizio.
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DIFENSORE
Oggetto: Perquisizione, ispezione e sequestro nello studio legale - Legale indagato - Garanzie di libertà - Autorizzazione del giudice per le indagini preliminari - Necessità - Sussiste.
sentenza 44892, sezione Seconda del 25-11-2022 (C.p.p. art. 103)
In base ad un’interpretazione logica e sistematica della disposizione, le garanzie previste ai commi terzo e quarto dell’articolo 103 Cpp debbono trovare applicazione anche nel caso di perquisizione eseguita a carico dello stesso difensore a norma del primo comma lettera a) dell’articolo 103 Cpp ovvero nell’ipotesi in cui il legale stesso risulti indagato, dovendo ritenersi che dette garanzie non riguardano solo il difensore dell’indagato o dell’imputato nel procedimento in cui sorge la necessità di svolgerle attività di ispezione, perquisizione o sequestro, ma vanno osservate in tutti i casi in cui tali atti vengano eseguiti nello studio di un professionista iscritto all’albo degli avvocati, che abbia assunto la difesa di qualsiasi assistito, sia nel procedimento “de quo” che in altro procedimento, anche del tutto estraneo rispetto a quello in cui l’attività di ricerca, perquisizione e sequestro venga compiuta, atteso che non si tratta di privilegi di categoria, finalizzati alla tutela della dignità dei suoi appartenenti, ma del riflesso dell’inviolabilità del diritto di difesa, come diritto fondamentale della persona garantito dall’articolo 24 della Costituzione, postulando l’attività di ricerca della prova effettuata dal pm, a norma del quarto comma della disposizione in esame, l'autorizzazione del giudice per le indagini preliminari e, in esito, il rispetto delle ulteriori garanzie stabilite a pena di nullità dal terzo comma.
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AVVOCATO E PROCURATORE
Oggetto: Esecuzione già iniziata - Compenso - Liquidazione - In base al valore pignoramento e non del precetto - Legittimità - Motivi.
ordinanza 34942, sezione Seconda del 28-11-2022
In materia di spese processuali, il compenso del legale va liquidato in base al pignoramento e non all’importo del precetto se l’esecuzione è già iniziata. In questa ipotesi spetta al giudice verificare in concreto l’attività difensiva che il professionista ha dovuto apprestare in relazione al caso specifico.
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PROCESSO DEL LAVORO - Amministrazione pubblica - Costituzione in giudizio tramite propri dipendenti - Indirizzo di posta elettronica certificata - Censito nel registro delle pubbliche amministrazioni - Notifiche giudiziarie - Rilevanza processuale - Sussiste - Ulteriori indirizzi di posta elettronica certificata - Indicazione - Facoltà e non obbligo - Sussiste
ordinanza 34654, sezione Lavoro del 24-11-2022 (D.l. 18.10.2012, n. 179, art. 16) (R.d. 30.10.1933, n. 1611, art. 82) (D.l. 16.07.2020, n. 76, art. 28)
Fermo restando quanto previsto dal regio decreto 1611/33, in materia di rappresentanza e difesa in giudizio dello Stato, l’indirizzo di posta elettronica certificata censito nel registro delle pubbliche amministrazioni, di cui all’articolo 16, comma 12, del decreto legge 179/21, è il domicilio digitale dell’amministrazione rilevante ai fini processuali per le notificazioni giudiziarie - perché ricompreso nei pubblici elenchi di cui all’articolo 16 ter del decreto legge 179/12 - anche nel caso di costituzione in giudizio a mezzo di propri funzionari, considerato che solo per effetto della modifica del predetto comma 12, disposta con l’articolo 28, comma 1, lettera a), del decreto legge 76/2020, convertito con modificazioni dalla legge 120/20, è stata prevista la facoltà (e non già l’obbligo) per le pubbliche amministrazioni, per il caso di costituzione in giudizio tramite propri dipendenti, di comunicare ulteriori indirizzi di posta elettronica certificata, riportati in una speciale sezione dello stesso elenco e corrispondenti a specifiche aree organizzative omogenee, presso cui eleggono domicilio ai fini del giudizio.
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Avvocati - Spese legali - Causa semplice senza istruttoria e scritti conclusionali - Liquidazione al minimo - Sussiste.
ordinanza 35195, sezione Sesta - 3 del 30-11-2022 (C.p.c. art. 92)
Le spese legali possono essere liquidate al minimo quando la causa è semplice, priva di istruttoria e di scritti conclusionali.
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RIESAME - PROCEDIMENTO - Articolo 309 comma 9-bis Cpp - Richiesta dell’imputato di differimento dell’udienza - Ricorrenza di giustificati motivi - Estensione al difensore - Esclusione
sentenza 45441, sezione Terza Penale del 30-11-2022 (C.p.p., art. 309, 127) (L. 16.04.2015, n. 47, art. 11)
Nel procedimento di riesame di misure coercitive l’articolo 309, comma 9-bis, Cpp attribuisce personalmente all’imputato o indagato, e non al difensore, la facoltà di chiedere il differimento dell’udienza «se vi siano giustificati motivi», tra i quali non può essere ricompreso l’impedimento del difensore; tanto più non rilevante versandosi in sede di procedimento camerale ai sensi dell’articolo 127 Cpp, posto che il legittimo impedimento del difensore non determina il rinvio dell’udienza camerale, poiché l’articolo 127 Cpp non prevede tale causa di rinvio, ne’ prescrive come obbligatoria la presenza del difensore e del pubblico ministero.